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Castelvetro

Immerso nelle colline, Castelvetro di Modena fa rima con Lambrusco. La vite da cui si produce il Grasparossa è infatti la coltura di punta del territorio dove viene prodotto anche il vino Trebbiano, usato nel procedimento per ricavare l’Aceto Balsamico Tradizionale. Se oggi Castelvetro conta quasi 11000 abitanti, il Borgo ha origini molto antiche e conserva numerose tracce del passato. Per questo motivo, insieme alla bellezza dei paesaggi circostanti, il comune è diventato meta turistica, conquistando la Bandiera Arancione del Touring Club grazie alla qualità dell’offerta e dell’accoglienza.

Fondata in epoca etrusca, Castelvetro di Modena diventa presidio militare romano e, in seguito, territorio sottoposto al Monastero di Nonantola. Il suo Castello medievale è attestato attorno all’anno Mille e, nell’arco di tre secoli, cambia più padroni. Fra questi, si ricordano Matilde di Canossa e i marchesi Rangoni che lo tengono dal 1326 al 1796. Nel Borgo, fra le vestigia medievali e le costruzioni storiche, spiccano le sei torri che ne caratterizzano tuttora lo skyline. Risale invece agli anni ’70 la particolare decorazione della piazza principale con un motivo a scacchiera in marmo e sasso.

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